Dalle suggestioni di Giorgio, spiando il Ruff di Nudes, rovistando nelle teche RAI, un montaggio POPORNO, naturalmente sperimentale. (guardatelo tutto nè)
Grazie Ste, la narrazione è un poco noiosetta anche se a tratti curiosa, come nell'intro in cui le ragazze leggono la biografia di Borges, è interessante (forse) l'idea...
Fatti un giro nelle teche RAI hanno tanto materiale (x recuperarlo lo rifilmi con lo smartphone)
ottimo inizio. qualche impressione: userei pezzi tratti dai film molto più brevi, secondo me serve più ritmo; e cercherei altri intervalli sul modello delle gemelle kessler (proverei cambiando stacco ogni volta); proverei anche a inserire delle manipolazioni del materiale video: brevi spezzoni in cui si vede scorrere solo una parte del frame molto ingrandita (magari tenendo invece l'audio originale) o rallentata.
Paolo, a me piace molto questa versione. S'indugia molto sulla parte "pre" e questo lo rende qualcosa di molto diverso da quello che è fondamentalmente un porno. Metti una mega lente di ingrandimento su una sola parte e poi dividi i lunghi spezzoni con uno stacchetto veloce, ripetitivo, casto, divertente e che perturba la cosa. Le Kessler raccontano un possibile avvicinamento nelle "regole" socialmente accettabili e subito dopo ci si perde (perdizione) in altri approcci.
Leggendo il commento di Giorgio, mi è venuto in mente che potrebbero esserci un sacco di altre modalità di realizzazione sullo stesso unico tema. Potrebbe esserci una serie di video in cui , di volta in volta, sposti la lente d'ingrandimento. Sì, in altre versioni si potrebbe giocare sul ritmo, su stacchetti diversi, su altro materiale recuperato dalle teche Rai e inserito con diverse logiche e soluzioni estetiche.
Sarei curiosissima di vedere altre modalità interpretative e, come me, sicuramente altri.
E' solo un esercizio però mi ha incuriosito negli stralci di video selezionati (ne ho visionati circa una ventina poi mi sono stufato) come la narrazione pre-hard sviluppasse diverse trame di immaginario erotico: dalla recitazione quasi teatrale del primo video (lei bravissima), l'immaginario frutta-colombiano, il Borges citato nel terzo video, la seduta psicanalitica (ultimo video): di come venisse mantenuto rilevante l'intro sostenuto da un punto di vista temporale (durata), rispetto ai 10 minuti di durata complessiva. La durata del singolo intro è volutamente "noiosa" per scimmiottare la lentezza di certi film d'autore (atom egoyan) e per permettere allo spettatore di entrare nelle differenti visioni.
Seguendo i vostri consigli faccio altre versioni, riducendo la durata dei video o intermezzandoli con spezzoni rubati alle teche RAI. Pensavo di introdurre dei frame macro di scene hard (pezzi di carne), come suggerisce Stefania usare il cono visivo per selezionare diverse parti velocemente, di introdurre delle immagini del progetto Nudes di Ruff (appropriazione).
La durata del singolo intro è volutamente "noiosa" per scimmiottare la lentezza di certi film d'autore (atom egoyan) e per permettere allo spettatore di entrare nelle differenti visioni.
sì questa è una possibile strada. io immaginavo qualcosa di più vicino al ritmo di Blob di rai3, con moltissimo materiale breve scelto in modo mirato, ma è certamente un lavoro più lungo e certosino da fare.
Immagino di essermi perso una riunione interessante, dico bene?
pizza, l'idea, non strepitosa, era di fare un montaggio con tutte le parti di film porno in cui non si mostra nessun nudo (e nemmeno si accenna al sesso, magari). come guardare da un buco della serratura diretto su un punto morto.
Alla fine (il termine ultimo è il 10.12) grazie a Stefania , che me l'ha ricordato (il video ma anche la call), approfittando dello schienamento ho visionato il filmato e estrapolato 5 immagini come richiesto.
Ho imbastito un'improbabile statement (o intro) e ho inviato via We Transfer a Linda, la pornostar che cura la sezione di Discarde Magazine, intanto che c'ero ho inviato anche il video per onor di completezza.
intro: “For more than 5,000 years of Chinese history, "the no outlet method" of retaining the seminal fluid during the act of love has remained a deep secret. At first it was practiced exclusively by the Emperor and his innermost circle. Then it passed from father to chosen son alone, excluding wives, daughters and other family members. The method permits a man to retain bodily secretions which are an invaluable source of energy when stored and recirculated to the vital centers. Sages of all time and places have found that conservation of the precious energies of the seminal fluid and ovarian energy deeply affects a human's life. Whoever holds his vital seed finds that he spontaneously seeks to preserve living things from waste, decay and harm. On the other hand, those who excessively spend the fluid and its vital force crave outer stimulation at any price, for they desperately need to replace their own lost energies.” This is one of several Seminal Kung Fu introductions found on the web. For a conscious orgasm and widespread pleasure. I imagined how a disciple of this discipline could do to practice, I thought of a novice disciple, “first-hand”. The web provides many stimuli in terms of hard videos, where physical contact is immediately reached, where bodies are uncovered and begin to touch each other. This is not good for our young disciple who would quickly lose focus. The desire must be experienced but the pleasure suspended (or diffused). So? To help with the daily exercises, I filmed several hardcore videos to the point where the clothes were taking off. What happens if there is no after? If the process stops in the middle to resume in a frame of a new story when the plot did not go into the hole? In this roundabout phase I have captured five snapshots for the Call as required. The energy saved where is it now? Do you hear it?
In effetti è ambiguo, in realtà il girato sul girato l'ho fatto.
Se non fossi pigro potrei raccogliere altre immagini (c'è un opzione di videopad che ti esporta il video in immagine-sequenza) incrociandole con letteratura e disegni sull'energia tantrica dell'universo